domenica 11 marzo 2012

Dolcissima Maria


Sei.

Da: Andrea D.
A: Angela
Martedì 15 Ottobre 23,02
Oggetto: Come stai?

Ciao Angela, come va? Allora quando parti per Bruxelles?
Stamattina ho visto un articolo sul Corriere che parlava delle tue ricerche storiche, molto lusinghiero.
Riguardo a venerdì scorso hai avuto la reazione che mi aspettavo, conoscendo la tua dignità e il tuo carattere intransigente.
Però proprio per questo ti avrei mancato di rispetto e ti avrei sì, veramente offesa, se non ti avessi parlato chiaramente e sinceramente, al limite della spietatezza.
Ci conosciamo profondamente io e te e sono sicuro che al di là della speranza generata da un sentimento accecato dall’infatuazione, ti aspettavi esattamente le parole che ti ho detto.
Dopo trentacinque anni era giusto che chiarissimo quello che sentiamo l’una per l’altro.
Siamo forti entrambi. Molto. E abbiamo costruito con questa forza le nostre vite.
E’ giusto così.

Stamattina sono venuti i carabinieri nel mio ufficio.
Capita, sono abituato.
Ogni tanto vengono ad acquisire materiale dai nostri articoli per indagini giudiziarie.
Solo che stavolta hanno sequestrato, oltre agli ultimi miei interventi sulla situazione politica attuale, alcuni vecchissimi articoli che riguardavano mie inchieste dell’epoca degli anni di piombo. In particolare interviste a compagni che si erano dati alla clandestinità, ma che ormai, dopo anni di carcere, hanno scontato le loro condanne e o sono tornati alla società, o sono spariti perché inseriti in un programma di protezione.
Tra l’altro mi è saltato agli occhi, un articolo su Emma.
Pensa, ne abbiamo parlato proprio qualche giorno fa.
La Croma è sempre sotto casa mia, giorno e notte. Ho richiamato il commissariato, ma mi hanno detto che il commissario ha chiesto un periodo di aspettativa.
Ho provato a parlare con un capitano dei carabinieri, che conosco bene perché avevo seguito alcune sue indagini sulle infiltrazioni mafiose al nord, ma neanche lui è a Torino.
E’ stato da poco trasferito in Calabria presso la DIA.
Intanto la sera mi accompagna per precauzione una guardia giurata del giornale.
Mi rendo conto che forse ti sto tediando.
Valuta bene e serenamente l’opportunità che viene da Bruxelles.
Fammi sapere.
Ti bacio.
Buonanotte.
Andrea.

12a Parte
Da: Angela
A: Andrea D
Giovedì 17 ottobre 23.02
Oggetto: Bruxelles

Ciao, Andrea, come va? Con questa storia della Croma sotto casa mi stai facendo preoccupare.
Fatti sempre accompagnare dalla guardia giurata, soprattutto la sera, mi raccomando.
Spero tu sia in forma come ti ho visto a Roma.
Mara e Bianca stanno bene?
Io domani parto.
Lunedì devo essere a Bruxelles e ho deciso di trascorrere il fine settimana a Parigi.
Saverio viene con me, ma domenica sera rientra a Bologna.
Abbiamo prenotato quell’alberghetto di fronte alla Sorbona che tu mi hai più volte consigliato e dove siamo già stati una volta.
Molto vecchia Parigi. Molto da amanti.
Con Saverio.
Sarò a Bruxelles tutta la settimana.
Cercheranno di convincermi ad accettare il nuovo incarico alla Commissione Europea.
Io però ho deciso di no.
Non posso costringere Saverio e i ragazzi a un nuovo trasloco. Non so quanti ne abbiamo fatti. Ho perso il conto.
Ricominciare ancora una volta. Trova l’appartamento, e la scuola dei ragazzi, che poi dovrebbero andare a quella italiana dell’ambasciata. Reimposta tutto il menage familiare.
E Saverio, sempre adorabile, che già si è messo in contatto con una multinazionale della chimica presso la quale è molto quotato, per trasferirsi presso la loro sede europea a Bruxelles, appunto!
Andea, questa volta no.
Non ce la faccio.
Vivo ormai così bene a Bologna.
Finalmente abbiamo trovato un equilibrio familiare quasi perfetto.
No. Sono decisa a non accettare.
E’ meglio per tutti.
Ti abbraccio.
Mio vecchio e cinico amico.
La tua Angela.