“Signor
Toscano, le inchieste sul traffico dei rifiuti, da lei promosse e guidate in
Commissione Europea , le direttive europee, e i provvedimenti che ne sono stata conseguenza, le hanno
procurato parecchi nemici.
Lei
ha toccato gruppi di interesse che finora avevano sempre goduto di connivenze e
impunità. Gruppi di potere internazionali, i cui vertici sono molto più vicini
alla sua terra di origine di quanto possa immaginare.
Qualcuno
la ritiene responsabile di aver rovinato i suoi affari, di aver procurato
perdite per miliardi di dollari.”
“Capitano,
non so se è una coincidenza, ma proprio poche ore fa, per caso, ho sentito una
conversazione tra due persone che parlavano di me, in modo minaccioso.
Parlavano
in napoletano. Erano napoletani.
Come
me.”
“Non
è una coincidenza e lei lo ha capito benissimo.
Gli
uomini dei Servizi francesi da tempo tengono sotto controllo capi e dipendenti
di una società che esporta in Francia abbigliamento di lusso per uomo, la
“Giorgio Matina srl”. La casa madre ha sede in provincia di Napoli, a
Giugliano.
Gli
uomini che lei ha sentito sono tra i capi della filiale parigina di questa
società.
Tuttavia
il suo contatto con questi signori è stato casuale. Ci risulta che non sappiano
nemmeno che lei è a Parigi.
Al
momento stanno ancora valutando che decisioni prendere nei suoi riguardi, ma
non la stanno pedinando.
Lei
qui in Francia è ancora al sicuro.
Per
il momento.”
Lo
guardai con aria di strafottenza mista a diffidenza: “Capitano, perché proprio
lei mi ha avvicinato? Perché non agenti dei Servizi italiani o francesi o,
meglio sarebbe stato, carabinieri o
DIA?”
Prima
che rispondesse, mi suonò il cellulare.
“Sì?
Pronto?”
“Pietro?
Sono Claudia, Claudia Somma.”
“Claudia!
Quanto tempo…”
“Ascolta,
a quest’ora sicuramente ti ha intercettato il Capitano Chébel. E’ con te?”
“Sì,
mi ha avvicinato proprio pochi minuti fa”
“
E’ persona fidatissima, è uno degli ufficiali che guidano il nostro gruppo di
lavoro internazionale. Fa’ quello che ti dirà. Fa come se al suo posto ci fossi
io. Quando ci vedremo ti spiegherò. Adesso devo lasciarti, stammi bene e sii
prudente.”
“Ciao
Claudia…e…salutami tuo padre e tua madre se li vedi o li senti.”
Non
feci in tempo a chiedere spiegazioni e neanche a dire queste poche parole.
Aveva riattaccato.
(continua)