Giovedì
18 Ottobre 23.47
Oggetto:
Andrea
Cara
Mara, sto male. Sono choccata dalle notizie che mi hai dato.
Ma
sei riuscita a sapere Andrea come sta?
E
Bianca come l’ha presa?
Certo
Emma ci ha sempre e solo procurato guai, fin da quando eravamo ragazzi.
Sono
dispiaciuta e preoccupata per Andrea. Ma sono anche fermamente convinta che con
la sua capacità e abilità dialettica e con i buoni avvocati che ha, presto
uscirà, uscirete da questa brutta storia.
Salutami
Costa. E’ sempre una forza della natura. Lavorando dietro le quinte, come è
solita fare lei, terrà benissimo la regia della vostra difesa.
Ti
ringrazio della tua disponibilità a tenermi costantemente informata. Ci tengo.
Come
sai, sono ancora a Bruxelles. Domani dovrò dare la mia risposta sull’incarico
in Commissione Europea.
Vista
questa terribile situazione e quello che può accadere oggi in Italia a chiunque
di noi, ho cambiato idea.
Ho
deciso di accettare l’incarico.
Saverio
e i ragazzi mi raggiungeranno presto a Bruxelles.
Non
rientro più neanche io.
Mi
raccomando, state molto attenti.
So
che ne verremo fuori.
Appena
riuscirai a vedere Andrea, abbraccialo forte e bacialo anche per me.
Ah,
digli che è il solito rimbambito. Quando ci siamo visti a Roma davanti alle
granite di Giolitti, ha dimenticato di riprendersi l’album della PFM.
Quello
con “Dolcissima Maria”
Conta
su di me.
Vi
stringo forte.
Angela.
FINE.
Alcune
note a margine.
E’
una piccola storia epistolare che ho scritto circa due anni fa.
L’idea
mi venne proprio dalla mail inviatami da una mia vecchissima amica
dell’Umberto, con la quale avevo perso i contatti da trent’anni.
Eravamo
appena reduci dalla sconfitta alle elezioni e anche nel privato vivevo un
periodo in cui stavo male con me stesso.
In
questi casi scrivere, per me, è un ottimo antidoto.
Qualche
parola sui personaggi:
Andrea
è immaginario. Il suo personaggio rappresenta l’idea del carattere del
giornalista medio, che mi sono fatto lavorando vent’anni da dirigente della più
grande casa editrice italiana.
E
non me ne voglia qualche amico giornalista che mi legge.
Emma
e Angela sono realmente esistite e i loro nomi sono veri.
Le
storie sono ovviamente molto rielaborate con la fantasia, ma su una base di
sfumata verità.
Mara
semplicemente è inventata. Così come Saverio.
Maria
Costantini, “Costa”, è presa in prestito da una serie racconti che forse un
giorno leggerete. Molto alla lontana si riferisce a mie vecchie amiche e
compagne d’avventura politiche del liceo Umberto.
Ovviamente
anche Xavier è preso in prestito.
Tutto
qui.
Grazie
per l’attenzione immeritata