sabato 17 marzo 2012

Dolcissima Maria – Appunti dedicati ad un’amica che non ho mai più rivisto.

Epilogo

Giovedì 18 Ottobre 23.47
Oggetto: Andrea

Cara Mara, sto male. Sono choccata dalle notizie che mi hai dato.
Ma sei riuscita a sapere Andrea come sta?
E Bianca come l’ha presa?
Certo Emma ci ha sempre e solo procurato guai, fin da quando eravamo ragazzi.

Sono dispiaciuta e preoccupata per Andrea. Ma sono anche fermamente convinta che con la sua capacità e abilità dialettica e con i buoni avvocati che ha, presto uscirà, uscirete da questa brutta storia.
Salutami Costa. E’ sempre una forza della natura. Lavorando dietro le quinte, come è solita fare lei, terrà benissimo la regia della vostra difesa.
Ti ringrazio della tua disponibilità a tenermi costantemente informata. Ci tengo.
Come sai, sono ancora a Bruxelles. Domani dovrò dare la mia risposta sull’incarico in Commissione Europea.
Vista questa terribile situazione e quello che può accadere oggi in Italia a chiunque di noi, ho cambiato idea.
Ho deciso di accettare l’incarico.
Saverio e i ragazzi mi raggiungeranno presto a Bruxelles.
Non rientro più neanche io.
Mi raccomando, state molto attenti.
So che ne verremo fuori.
Appena riuscirai a vedere Andrea, abbraccialo forte e bacialo anche per me.
Ah, digli che è il solito rimbambito. Quando ci siamo visti a Roma davanti alle granite di Giolitti, ha dimenticato di riprendersi l’album della PFM.
Quello con “Dolcissima Maria”
Conta su di me.
Vi stringo forte.
Angela.

FINE.


Alcune note a margine.

E’ una piccola storia epistolare che ho scritto circa due anni fa.
L’idea mi venne proprio dalla mail inviatami da una mia vecchissima amica dell’Umberto, con la quale avevo perso i contatti da trent’anni.
Eravamo appena reduci dalla sconfitta alle elezioni e anche nel privato vivevo un periodo in cui stavo male con me stesso.
In questi casi scrivere, per me, è un ottimo antidoto.

Qualche parola sui personaggi:

Andrea è immaginario. Il suo personaggio rappresenta l’idea del carattere del giornalista medio, che mi sono fatto lavorando vent’anni da dirigente della più grande casa editrice italiana.
E non me ne voglia qualche amico giornalista che mi legge.

Emma e Angela sono realmente esistite e i loro nomi sono veri.
Le storie sono ovviamente molto rielaborate con la fantasia, ma su una base di sfumata verità.

Mara semplicemente è inventata. Così come Saverio.

Maria Costantini, “Costa”, è presa in prestito da una serie racconti che forse un giorno leggerete. Molto alla lontana si riferisce a mie vecchie amiche e compagne d’avventura politiche del liceo Umberto.
Ovviamente anche Xavier è preso in prestito.

Tutto qui.
Grazie per l’attenzione immeritata