martedì 13 marzo 2012

Dolcissima Maria - Appunti dedicati ad un'amica che non ho mai più rivisto.


Sette.

A: Andrea D.
Lunedì 15 Ottobre 22.49
Oggetto: Bruxelles.

Ciao, Andrea. Vedo che non hai avuto il tempo di rispondere a questa rompipalle della tua Angela.
Sicuramente sarai incasinato, ma non è proprio da te, così preciso e corretto, non rispondere alle amiche. Sai, a Parigi siamo stati proprio bene, Saverio ed io.
Il tempo era bello. L’aria limpida. L’atmosfera. L’atmosfera…frizzante!
A te posso confidarlo. E’ stato un fine settimana di grande passione erotica.
Non per vantarmi, ma quando io e Saverio ci mettiamo… ci sappiamo proprio fare.
Ma che faccio?
Scrivo e sto arrossendo.
Ora che ci penso. Non ti avevo mai fatto confidenze così intime.
Ma non so. Mi sento eccitata.
Sarà stata Parigi.
Sarà che abbiamo chiarito le cose tra noi.
Seppur per me dolorosamente.
Fatto sta che mi sento proprio bene.
E affronto con più serenità questa settimana di fatica alla Commissione Europea.
Questa mattina sono cominciati gli incontri per discutere la proposta d’incarico che mi prospettano.
Conosci già le mie intenzioni. Ciò non toglie che mi sento lusingata e tentata.
E’ una grande soddisfazione essere chiamati a un incarico così prestigioso.
Ma ho fatto la mia scelta.
Partecipo alle riunioni per il rispetto che porto all’istituzione e per serietà professionale.
Domenica torno a Bologna.
Caro amico cinico ed egoista, rispondimi stavolta.
So che se vuoi il tempo lo trovi.
Ti bacio (purtroppo solo sulla guancia),
la tua Angela.

Da: Angela
A: Andrea D.
Martedì 16 Ottobre.
Oggetto: Bruxelles.

Devo proprio averti fatto o detto qualcosa che non dovevo.
Scherzo.
Sicuramente stai passando un momento non facile e comprendo che magari non riesci a trovare non tanto il tempo, quanto lo spirito giusto per scambiare un po’ di parole con me.
Però rispondimi appena puoi, ti prego. Altrimenti comincio a preoccuparmi e telefono a Mara per avere notizie di te.
No.
Non è una minaccia.
Ti conosco troppo bene.
Avresti obiettato proprio questo.
Lasciami scherzare un po’.
Mi sento eccitata e felice. Persino Bruxelles mi sembra un bel posto. Pensa ho rischiato di venirci a vivere.
Anche se non ho ancora dato la mia risposta definitiva.
Ora ti lascio, questa sera sono invitata a bere qualcosa al bar dai colleghi belgi e italiani.
Vado a divertirmi un po’.
E chissà che non mi faccia rimorchiare da qualcuno.
Ma con te è tempo sprecato.
Tu non sai neanche cos’è la categoria della gelosia.
E meno che mai con me.
Figurati.
Ciao mio cinico e indifferente amico.
Questa volta non ti bacio.
Angela.